Editoriali
Liberi di leggere

Il libro è uno degli oggetti più presenti nelle nostre case. Ed è considerato lo strumento principale per la trasmissione della cultura, della tradizione. Sin dai tempi antichi il libro era portatore di istruzione. Dio richiese a Mosè di scrivere la sua storia, la sua legge. i Re di Israele istruivano il popoli tramite i libri. Ne è esempio Giosafat che impose a tutto il popolo la lettura, affinché tramite essa il popolo avesse conoscenza; o Ester, che facendo leggere un libro di cronache salvò gli israeliti da uno sterminio assicurato.
Nel corso della storia, quindi, la presenza dei libri ha significato il raggiungimento di tappe importanti per la trasmissione di cultura e conoscenza. Questo oggetto, che oggi vediamo in quantità nelle nostre case, ha sempre significato libertà di espressione, libertà di pensiero.

Il primo libro stampato…
Quando Dio donò a Gutenberg la possibilità di scoprire la stampa a caratteri mobili, il riformatore Lutero richiese che il Libro dei libri venisse stampato in modo che tutti potessero leggerlo liberamente. In epoca moderna i libri hanno avuto grande diffusione, ma non è un caso che le dittature ne abbiano sempre osteggiata la libera lettura e diffusione, perché leggere un libro è sintomo di libertà, e non si può imporre o modificare quello che gli autori hanno scritto. Sono tanti i libri che il regime nazista cercò di far scomparire bruciandoli in piazza, o che i regimi comunisti non permettono che vengano pubblicati all’interno delle loro frontiere. La stessa Bibbia è vietata in diversi posti del mondo perché non accettata dalle ideologie umane. Fortunatamente per noi, i libri e la stampa hanno superato le barriere umane e possiamo disporre della conoscenza che ci trasmettono. Nelle carceri, i prigionieri politici, religiosi, hanno difeso le loro idee leggendo e scrivendo libri. Nei momenti difficili i libri sono stati un valido aiuto a riemergere dalle difficoltà.
Oggi la stampa deve sfidare un grande avversario: le immagini, la televisione, internet. Nonostante questo leggere un libro è un’esperienza migliore che guardare immagini televisive o cinematografiche. Certo richiede più impegno. Leggere è più impegnativo di guardare, ma dà più coscienza, lascia dentro un messaggio più diretto. Inoltre spesso sono le immagini che vengono ereditate da un libro, e non viceversa.

Le tante virtù del libro
Ma poi quanti benefici ha un libro. Il libro è portatile: in qualunque momento potreste tirare fuori un libro dalla tasca di una borsa o di una giacca e godervi la lettura di qualche pagina. Il libro è comunicazione: tante cose impariamo e tante vite viviamo leggendo un libro. Il libro è emozione: tutti abbiamo riso o pianto leggendo un libro; ci siamo emozionati o abbiamo preso coscienza di cose che non conoscevamo, leggendo un libro. Il libro è compagnia: in viaggio, in attesa nel traffico, nelle notti insonni, quante volte leggendo un libro abbiamo sconfitto la solitudine ed il tempo che non passa. E il fatto che costantemente vengano stampati nuovi libri è segno che la stampa ha sempre nuove cose da dire, è segno che leggere ci dà una marcia in più, una conoscenza in più.

Un libro cristiano sempre sul comodino
Ecco la forza del libro, farci vivere, farci apprendere. Ci sono i libri che ci hanno fatto riflettere e ci hanno fatto crescere.
Leggere un libro ci incoraggia e ci dona speranza. E per tale ragione, che nel corso degli anni, le case editrici cristiane, partendo dal Libro dei libri, la Bibbia, ci hanno proposto sempre nuovi autori, sempre nuove idee e nuovi libri per confortarci e farci maturare nella fede. Una testimonianza o un sermone, un insegnamento o una biografia. Tra i tanti soggetti c’è sempre qualcosa pronto per noi, per aiutarci in un determinato momento; per donarci fede e gioia.
Per questo credo sia incoraggiante ed utile non lasciare mai il nostro comodino senza un buon libro da leggere. Io ne ho già uno nuovo.
Qual è il vostro?

Marco Pace