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Appoggiarsi pienamente su Gesù

C’è una risposta ed una sola alla domanda sul perché possiamo essere sicuri che se ci appoggiamo su Gesù, lui sarà lì per noi: Dio è buono. Sempre.

Ho camminato attraverso luoghi oscuri, ho guardato nel nero abisso di situazioni che andavano al di là della mia volontà. Egli mi ha insegnato che la sua bontà è molto più profonda di quello che avessi mai immaginato.

La bontà di Dio è uno dei grandi temi che si snoda attraverso la Bibbia. Ho letto tutta la Bibbia, concentrandomi su questo soggetto, in un’eccitante caccia al tesoro, alla ricerca della sua bontà. Adesso sono diventata una specialista nella bontà di Dio e mi salta subito agli occhi quando leggo la Bibbia.

Nel Salmo 34:8 si trova questo incoraggiamento: “Provate e vedrete quanto il Signore è buono”. Dio è “sì, così buono!”

Dobbiamo imparare a riconoscere la bontà di Dio nella vita di ogni giorno; la sua bontà ci circonda da ogni parte.

Il buio profondo
Anche se è successo più di quaranta anni fa, posso ancora ricordare… Era un tranquillo pomeriggio e prima di sdraiarmi per riposare decisi di andare a controllare il bambino nella culla.

Il piccolo Philip sembrava così strano. Impaurita, chiamai subito mio marito: “Adrian, vieni immediatamente”. Fui presa dal terrore. Adrian mise il corpicino del piccolo Philip dentro il suo impermeabile e guidò più velocemente possibile all’ospedale. Mentre era fuori, pregavo a voce alta le parole familiari del Salmo 23: “Il Signore è il mio pastore: nulla mi manca. …Quand’anche camminassi nella valle dell’ombra della morte, io non temerei alcun male, perché tu sei con me…”.

Mi sembrò che passasse un’eternità prima che Adrian ritornasse. Mi accorsi dal suo sguardo quando entrò che il nostro prezioso piccolo Philip era adesso tra le braccia di Gesù. Le parole morte improvvisa nella culla, assumevano una dimensione troppo personale.

Nella sua Parola il Signore ha promesso di non lasciarmi mai. Egli non mi lascerà mai da sola.

Nonostante ciò, attimo dopo attimo torrenti di dolore mi sommersero. Qualche volta ho addirittura alzato letteralmente le mani verso Dio dicendo: “Signore, qui, prendi il mio cuore distrutto, per me è troppo da sopportare”.

Credere nella Sua bontà
Dobbiamo avere una comprensione solida e vivace della bontà di Dio se vogliamo veramente venire a lui in fede e appoggiarci pienamente su lui nei momenti di buio, di difficoltà, di dubbio. Se lui non è buono, allora che senso ha affidarsi a lui? Se lui non è buono, potrebbe allora essere capriccioso, o addirittura gioire della nostra sofferenza. Quale vantaggio ci sarebbe a cercare di affidarsi ad uno così?

Il Signore, però, non è così, egli è buono, in ogni momento “Spererò nel tuo nome, perché tu sei buono” (Salmo 52:9).

“Quant’è grande la bontà che tu riservi a quelli che ti temono” (Salmo 31:19).

Il risultato del nostro appoggiarci su Gesù
Migliaia di anni fa, Dio promise ad Abramo una terra buona. Si chiamava Canaan.

Era una terra nella quale scorre latte e miele e crescono buoni frutti di tutti i tipi. Questi sono raffigurazioni dei frutti dello Spirito: amore, gioia, pace e così via. Mosè mandò avanti dodici spie, che tornarono riportando quanto fosse buona quella terra. C’era però un ostacolo, c’erano dei giganti nel paese. Dieci delle spie non avevano ancora imparato ad affidarsi a Dio, erano spaventate e avevano dimenticato la promessa di Dio che egli sarebbe stato con loro. Soltanto due spie confidarono nelle promesse del Signore.

Anche noi possiamo vincere le molte battaglie spirituali che ci troveremo di fronte se crediamo che il nostro grande Dio ci salverà. Molti ostacoli si presenteranno per strada. I giganti della paura, dell’egoismo, della mancanza di preghiera, del dubbio e molti altri che ci aspetteranno in agguato nell’ombra, pronti a sconfiggerci. Dio però ci ha promesso una terra di una vita piena di Spirito se crediamo che è un Dio “che può”.

Allora, voi? Siete come coloro che credettero che il loro Dio era un Dio che poteva? Siete pronti ad affidarvi a lui, a dimorare in lui, e in lui a possedere la terra della promessa?