Persecuzione nel mondo
Cresce la violenza islamista in Burkina Faso

La situazione dei Cristiani in Burkina Faso si sta costantemente deteriorando, secondo i collaboratori della Missione Internazionale per la Chiesa Perseguitata nella regione. Nel 2019, in meno di due mesi, gli islamisti affiliati ad Al Qaeda hanno attaccato diverse chiese e un villaggio cristiano.

Il 28 aprile, uomini armati hanno assaltato la chiesa delle Assemblee di Dio a Silgadji, uccidendo il pastore e cinque membri di chiesa. Il 12 maggio, un altro gruppo di uomini armati ha attaccato una chiesa cattolica a Dablo, uccidendo il prete e cinque parrocchiani. Due giorni dopo, ancora uomini armati hanno aperto il fuoco durante una parata a Ouahigouya, uccidendo quattro persone. Poi, il 26 maggio, un altro gruppo armato ha ucciso quattro parrocchiani in una chiesa cattolica a Toulfe. Infine, il 9 giugno, jihadisti armati hanno ucciso almeno 19 persone in un attacco ad Arbinda.

La violenza degli estremisti armati dal Mali sembra che si stia sempre più espandendo al Burkina Faso, come conseguenza del fatto che i gruppi militanti cercano di espandere la loro influenza nella regione del Sahel, secondo il collaboratore della MCP. Fino a poco tempo fa, l’attività jihadista nel Sahel era limitata per lo più al Mali e al Niger, dove rimangono ancora attivi cinque principali gruppi militanti islamisti. Mentre crescono gli attacchi da parte di Ansar al-Islam, un gruppo affiliato con l’autoproclamato Stato Islamico (ISIS), e da parte di altri gruppi islamisti, nel nord del Paese stanno scoppiando disordini tra comunità etniche, con la maggioranza di etnia Mossi che accusa gli allevatori Fulani di nascondere i terroristi.